Ex Oedipo

Mélodrame for reciters and chamber ensemble

Notes:

Years: 2000 (rev. 2002)

Instrumentation: 3 actors, clarinet (also bass clarinet), bandoneon, 2 and 4 hands piano, percussion

Duration: 50'

Commission: Sagra Musicale Malatestiana

Dedication: Lucia Ferrati

Text: Pietro Conversano

Première: Pietro Conversano, Lucia Ferrati, Marcello Prayer, Trio Diaghilev - Sagra Musicale Malatestiana, Rimini – 13/09/2000

Edition: Preludio Music

Description:

Edipo è un nome, è una storia, è un mito con cui è possibile percorrere l’intero tragitto della cultura occidentale, dalla grecità ad oggi. Non solo perché su tale percorso si allineano, in frequente ed incessante successione, numerose opere letterarie, teatrali e musicali, ma anche e soprattutto perché su quella traccia drammaturgica classica si è venuto misurando nei secoli il problema della conoscenza umana del Sé. Riportare ancor oggi sulla scena il racconto di Edipo è un atto di fiducia nella durata della sua parola mitica, nella potente cifra di trasmissione del suo nome e della sua storia.

L’idea originaria è stata pertanto quella di creare un nuovo modo di tramandare il mito di Edipo: Ex Oedipo, una tragedia - concerto dove la musica originale di Mario Totaro e le parole di Pietro Conversano si integrano fra loro per dar vita ad un organismo complesso, fluido e rigoroso al tempo stesso. Gli strumenti musicali danno vita ad un gioco serrato, derivato da pochi elementi continuamente variati e in stretta fusione con le tre voci recitanti.

Nel testo di Pietro Conversano si parte, come sempre, da un punto, da un pretesto: tra le tragedie greche tramandate, solo quella di Sofocle ha come ipotesi il brano della storia di Edipo che viene qui riproposto: l’Edipo Re, dramma magistrale, dalla costruzione formidabile, che ruota intorno al perfido gioco del "ri-conosci te stesso". In questa nuova lettura del mito, Edipo, la madre Giocasta e Tiresia, il profeta cieco, incontrano durante il percorso “a ritroso” nelle loro memorie e nei loro incubi, i testimoni chiave del tragico ed inconsapevole destino di Edipo: il predicatore, un ubriaco, la cartomante, la Sfinge, il vecchio di Tebe. Personaggi che nella tradizione classica vengono appena citati o hanno spazio marginale, ma che, in  questa sorta di cammino onirico e nascosto dentro la tragedia, assurgono a ruolo di protagonisti, quasi a divenire i sacri custodi della coscienza vera e segreta di Edipo.


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