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Year: 1998
Instrumentation: 2 wood-blocks, 2 temple-blocks, 4 bongos, 3 tom-toms, conga, bass-drum (1 player)
Duration: 6'
Commission: Giulio Calegari (Centro Studi Archeologia Africana)
Dedication: Ivan Gambini
Première: Ivan Gambini – Museo Civico di Storia Naturale, Milano – 24/02/1998
Editor: Preludio Music
Commissionata da Giulio Calegari, coordinatore del Centro Studi Archeologia Africana e a quel tempo direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, la composizione trae spunto da una pittura rupestre che si trova nella grotta preistorica di Sullum Ba’atti, in Eritrea.
Non si tratta però di musica nata da impressioni visive generali, bensì di un lavoro basato su elementi specifici presenti in un misterioso particolare figurativo di difficile interpretazione che, secondo un’ipotesi fantasiosa ma affascinante, potrebbe celare un misterioso significato simbolico.
Tali elementi hanno costituito il “codice” dal quale sono scaturite tutte le strutture musicali del brano. La partitura è scritta per 12 strumenti a percussione divisi in 3 gruppi e suonati da un solo esecutore.