Jabberwocky Variations

Description:

Lo spirito di questo brano è quello di un giocoso "divertissement". Tuttavia la sua fattura è tutt’altro che semplice e, del resto, questa è una caratteristica anche del testo da esso utilizzato: il famoso Jabberwocky di Lewis Carroll, divenuto in lingua inglese sinonimo di “nonsense”. Si tratta di un poemetto apparentemente insignificante che racchiude al suo interno funambolici giochi linguistici e persino un linguaggio cifrato matematico. La maggior parte delle parole usate da Carroll in questo componimento sono inventate ma la sua struttura, assai complessa, ricalca esattamente quella delle liriche classiche inglesi, delle quali rispetta rigorosamente le forme poetiche. Nelle Jabberwocky Variations si applica qualcosa del genere alla materia musicale: vi si trovano continui riferimenti alla scrittura vocale per coro che abbracciano un arco di parecchi secoli, praticamente dalla nascita della polifonia al corale protestante. La forma scelta è quella del “tema e variazioni”, dove ad ogni strofa del testo corrisponde una variazione, e l’armonia procede in massima parte per quinte e quarte sovrapposte. E' possibile (ed auspicabile) che  questo brano produca in chi lo ascolta una reazione simile a quella che ha Alice, la protagonista dei famosi romanzi di Carroll, proprio nel leggere il poemetto “Jabberwocky”: “Somehow it seems to fill my head with ideas – only I don’t exactly know what they are!” (“In qualche modo sembra riempire la mia testa di idee – anche se non so esattamente quali!”).